Barbara Pachler, conosciuta anche con il soprannome di Pachler Zottl, è tristemente famosa. La contadina vive in povertà nel piccolo borgo di Windlahn in Val Sarentina. Siamo nel ‘500. Pachler Zottl, accusata dai vicini di essere una strega, ha vita difficile. Secondo alcune dichiarazioni sarebbe capace di provocare il maltempo con gravi conseguenze per l’agricoltura. Per suo volere – così avrebbero affermato infuriati i contadini della zona – fulmini e gradine si abbattono sul raccolto e sulle proprietà degli sfortunati vicini della strega.
Le maldicenze non si fermano qui. Si racconta che sia anche in grado di rubare il latte dalle mammelle delle mucche proferendo un’apposita formula magica. Così avrebbe pure trasformato pezzi di carbone in topi. Quando le accuse diventano sempre più numerose la contadina viene arrestata e portata a Castel Regino a Sarentino. Inizialmente la donna nega tutto, ma sotto tortura confessa di essersi data anima e corpo al maligno.
La strega avrebbe incontrato il diavolo proprio nella zona degli omini di pietra assieme a uomini e donne del meranese e li avrebbero addirittura cucinato e poi mangiato un bambino. Nel 1540 Pachler Zottl viene condannata a morte e lo stesso giorno viene anche bruciata sul rogo a Riodestro, luogo non lontano dagli “omini di pietra” citati per la prima volta proprio nei verbali di questo processo.