⌚ domenica 19 gennaio, escursione sulle voragini delle Comole di Castel Morrone.
Le “Comole” di Castel Morrone sono tra i fenomeni carsici più interessanti. Sono composte da due crateri.
La “COMOLA PICCOLA” a quota 264 m richiede la massima attenzione perché è ricoperto da una fitta vegetazione arbustiva, per cui è difficile individuarlo e, pertanto, pericolosissimo perché può capitare di trovarsi improvvisamente sul ciglio col rischio di precipitare. Questa Comola è a forma di damigiana con un’apertura di circa 30 metri di diametro, è profonda circa 100 metri mentre il fondo a caverna è di una larghezza che sfiora i 50 metri di diametro ed una superficie di oltre 1250 m².
La “COMOLA GRANDE” invece, seppur meno pericolosa della precedente, è certamente più spettacolare perché crea una forte emozione trovandosi davanti ad un enorme cratere che spacca letteralmente il fianco della collina per circa 250 m. di diametro, con una circonferenza di quasi 800 m. ed una profondità che va dagli oltre 280 m., misurata al ciglio superiore, ai circa 150 del ciglio inferiore.
Le comole sono state esplorate dal Gruppo Speleologìco del Matese. Il Prof. Pietro Parezan giudicò la comola grande come “La dolina da crollo più vasta d’Italia”. Nel 1996, per il grande interesse florofaunistico, l’intera zona è stata posta sotto protezione con vincolo del Ministero dell’Ambiente.
Il fondo è aspro e la vegetazione è ridotta a muschio e licheni anche se non manca di una pozza d’acqua, impossibile da raggiungere. Sicché, ancor prima di scendere, una volta posizionati nella parte inferiore, ci si trova davanti ad una parete di oltre 130 m. di altezza.
A circa mezza costa, si trova traccia appena percettibile di un sentiero che porta sul fondo dove si ha netta l’impressione di scendere nelle viscere della terra. Le pareti della Comola Grande una volta erano territorio esclusivo di gracchi, che vi nidificavano a migliaia con grande danno alle culture circostanti, in particolare quelle di granoturco. Nelle tane del fondo vi dimoravano le volpi che si cibavano prevalentemente di cornacchie.
» Difficoltà: E
» Dislivello: 280m
» Durata (soste escluse): 5 ore
» Amici a 4 zampe: consentito
Area Varlese, Cassino ore 8:00 – https://goo.gl/maps/8yKqeu1FhmGNJErb9
10€ adulti, 5€ minori accompagnati, 5€ soci Compagnia dei Viandanti (non è obbligatorio fare la tessera per partecipare).
» La Quota comprende: compenso Guida Aigae, Assicurazione Responsabilità Civile, la quota NON comprende il pranzo al sacco, il viaggio e polizze assicurative infortuni/vita individuali.
» Assicurazione infortuni individuale: è possibile attivare, su richiesta al momento dell’iscrizione, una polizza con validità giornaliera, al costo di € 1,70, oppure attivarne una ANNUALE al costo di soli 10€. Chiedi info, vedi.
obbligatorio scarponi da trekking … no cotone sulla pelle (non si asciuga mai) meglio magliette sintetiche e vestiti a cipolla (così da potersi alleggerire per non sudare), poncho, acqua e snack (frutta secca, ecc …), pranzo leggero e facilmente digeribile.
Accompagna: Michele Biondi Guida Aigae tessera n. LA521
Note: La guida si riserva il diritto di annullare o modificare l’itinerario proposto a sua discrezione, per garantire la sicurezza o in base alle condizioni del meteo, del sentiero e dei partecipanti.
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