Per roccia s’intende un aggregato di minerali aventi la stessa composizione, struttura ed
origine. Per effetto di agenti esterni di vario tipo le rocce possono essere demolite e formare
con il passare del tempo il suolo.
In natura esistono tre tipi di rocce: sedimentarie, magmatiche e metamorfiche.
Le rocce sedimentarie sono rocce carbonatiche originatesi per deposito di materiali detritici,
sali o scheletri di animali marini (calcari e dolomie).
Calcare: roccia sedimentaria formatasi per accumulo di materiale diverso ad opera di agenti esogeni e costituita da carbonato di calcio. I calcari più comuni (calcari sedimentari) hanno origine “organogena”, derivano cioè dalla deposizione e dall’accumulo di organismi marini come alghe calcaree, foraminiferi (protozoi marini forniti di guscio calcareo), coralli ecc. La composizione chimica è basica. Quando le rocce portano al loro interno resti completi di organismi si parla di calcari fossiliferi.
Dolomia: roccia sedimentaria formatasi per accumulo di milioni di animali marini in condizioni ambientali simili a quelli dell’attuale Oceano Indiano. Oltre al carbonato di calcio contiene carbonato di magnesio. La dolomia si e formata da rocce calcaree che hanno subito un processo di trasformazione quando il carbonato di calcio venne sostituito dal carbonato di magnesio disciolto nell’acqua dei mari, il colore varia dal bianco al grigio e la grana e simile a quella del comune zucchero semolato. Il nome venne dato in onore del professore di mineralogia francese Guy S. Tancréde de Dolomieu (1750-1801) che scoprì la causa della particolare colorazione rosea delle rocce presenti nella regione del Trentino-Alto Adige. Essa era dovuta alla presenza di elevati contenuti di magnesio nelle rocce carbonatiche. Questo scienziato era un appassionato dei fenomeni naturali ed ebbe una vita molto intensa: visitò il Portogallo, i vulcani italiani, l’Egitto con le truppe di Bonaparte e al ritorno da un viaggio nel Medio Oriente fu fatto prigioniero in Sicilia e liberato dopo due anni; mori due mesi dopo a Parigi.
Arenaria: roccia sedimentaria detritica, stratificata, che spesso contiene fossili e concrezioni, composta da materiale granulare legato da scarso cemento. Il colore varia da verde a grigio, viola, rosso.
Marna: roccia sedimentaria formata da calcare e argilla in quantità circa uguale. Con l’aumentare in contenuto di argilla si passa dai calcari, ai calcari marnosi, alle marne calcaree poi si passa alle argille marnose fino alle argille.
Le rocce magmatiche o vulcaniche si formano per raffreddamento di una massa fusa
incandescente (magma) che si origina all’interno della terra ad elevatissime temperature.
Se il magma fuoriesce dalla superficie terrestre si originano rocce magmatiche effusive (p.
es. porfidi e basalti), se invece si solidifica nelle profondità della terra si formano rocce
magmatiche intrusive (p. es. graniti).
- Porfido: roccia vulcanica che si è solidificata all’aperto, raffreddandosi e cristallizzandosi in tempi brevi. In conseguenza del rapido processo di solidificazione si è formata una roccia dura, compatta, con un colore che va dal rosato-rosso al grigio-verde e con un caratteristico luccichio determinato dai piccoli cristalli (feldspato alcalino) di cui è ricca. Il termine porfido definisce in realtà una famiglia di rocce dalle caratteristiche simili come daciti, rioliti, riodaciti.
Basalto: roccia vulcanica che, come il porfido, si è solidificata all’aperto ma rispetto ad esso è più povera di silice. Composta principalmente da silicati di ferro-magnesio, non presenta cristalli visibili ad occhio nudo e ha colorazione nerastra-scura.
Granito: gruppo di rocce magmatiche intrusive, solidificatisi sotto lo strato superficiale della crosta terrestre e costituite da feldspati, quarzi, plagioclasi e miche. Hanno forma caratteristica compatta, dura, granulare, dall’aspetto tipico alla “pepe-sale”. La composizione chimica è acida con abbondanza di silice, allumina, alcali. Il termine granito è usato impropriamente per nominare un gruppo di rocce con un certo grado di eterogeneità, che si differenziano per le proporzioni dei minerali contenuti. Oggi a seconda dei minerali presenti si preferisce parlare di:
- dioriti: costituite da plagioclasio biancastro e uno o più minerali colorati (anfiboli, miche, pirosseni)
- tonaliti: costituite da una diorite quarzifera biotitico-anfibolitica; il nome venne proposto dal geologo tedesco G.V. Rath che lo individuo nel 1864 nei pressi del Passo Tonale.
Le rocce metamorfiche sono il risultato della trasformazione di rocce delle due categorie
precedenti (sedimentarie e magmatiche) sottoposte a pressioni e temperature elevate (ad
es, filladi e gneiss) in seguito a sprofondamento, nell’ambito dei movimenti crostali legati
alla collisione fra i continenti oppure alla “cottura” avvenuta per la vicinanza a masse
magmatiche sepolte in raffreddamento.
Fillade: roccia metamorfica a grana minutissima costituita per lo più da quarzo o miche. Di colore da nero al grigio fino al verde, ha l’aspetto “scistoso” ovvero fogliettato, con i fogli posti parallelamente l’uno sull’altro facilmente separabili.